Soluzione multimediale per scuola universitaria professionale bernese

14 marzo 2023

Superate le aspettative

I locali della Berner Fachhochschule ( scuola universitaria professionale bernese ) di Bienne necessitavano di un aggiornamento delle infrastrutture multimediali. Per questo incarico, i collaboratori di ETAVIS JAG JAKOB hanno dovuto mettere in campo sforzi di pianificazione e coordinamento. Le aspettative del cliente sono state superate da una gestione impeccabile.

Chi studia alla Berner Fachhochschule ( BFH ) di Bienne si trova a frequentare le lezioni in un edificio diverso a seconda del proprio corso di studi. Già da tempo è in corso la realizzazione di un campus che riunisca tutti i corsi di studio sotto uno stesso tetto. Le diverse obiezioni sollevate contro il progetto, con relative interruzioni dei lavori, hanno tuttavia comportato uno slittamento di alcuni anni della conclusione del campus.

Oggi è divenuto tuttavia indispensabile dotare i locali di studio delle più recenti tecnologie per assicurare attività didattiche e di ricerca al passo con i tempi. Di tali tecnologie fanno parte una rete ( W )LAN efficiente, attrezzature multimediali per la didattica ibrida ( presenza/online ) e strumenti che consentano dirette video tra edifici diversi. Non essendo il campus ancora stato completato, i collaboratori di ETAVIS JAG JAKOB sono stati chiamati a realizzare questi lavori in tutti i cinque edifici esistenti della BFH a Bienne.

Le operazioni si sono svolte a tappe in un periodo di cinque mesi. L’effettuazione
delle manovre di installazione nell’edificio principale è stata possibile durante le vacanze di semestre, mentre i lavori negli altri edifici si sono svolti nel pieno esercizio delle strutture.

La sfida di questo progetto non risiedeva quindi nel lavoro in sé, ma nella creazione dei presupposti necessari alla fase di installazione. I piani di installazione e il programma di costruzione ricevuti tenevano infatti conto solo parzialmente di queste difficili condizioni. Il team di ETAVIS si è dovuto di conseguenza confrontare con le seguenti sfide:

  • La necessità di un coordinamento organizzativo specifico con docenti, segreterie, addetti alle pulizie e reparto IT.
  • L’elaborazione di soluzioni tecniche di installazione in cui fosse tenuto
    debito conto delle specifiche in materia di protezione dei monumenti (soffitti con sfarzosi inserti dorati), ma anche della funzione di rappresentanza dell’edificio principale (con le sue colonne in marmo e le ricche decorazioni
    di pareti e soffitti) oltre che delle peculiarità di edifici in legno massello con pareti rivestite in acciaio inox (con conseguente impossibilità di effettuare una posa sopra intonaco delle condutture).
  • L’estensione delle condutture anche a un vano scale attraverso un camino di 24 m di altezza con perforazioni lunghe 1,5 m e il ricorso a scalatori industriali.
  • La necessità di far passare i cavi anche in laboratori ad alta tensione, camere climatiche, banchi prova di motori a elevate prestazioni e perfino un mini ospedale completamente digitalizzato con tanto di pazienti dalle sembianze sorprendentemente reali, sala operatoria, farmacia e un intero arsenale
    di robot di servizio.

« In qualità di installatori elettrici professionisti siamo abituati a confrontarci con realtà diverse. Eppure, il contesto in cui abbiamo dovuto operare presso la BFH si è spinto ben oltre la portata abituale», dichiara Roland Meyer, direttore generale di ETAVIS JAG JAKOB. A suo parere è davvero merito di tutti coloro che hanno partecipato al progetto se, nonostante i timori del cliente per queste operazioni così impegnative, alla fine tutto è riuscito perfettamente superando anche le aspettative più severe.

Il grande impegno è stato lodato dalla direzione di BFH. Ma non solo la direzione di BFH è stata molto soddisfatta del risultato: questo incarico è stato molto soddisfacente anche per tutti coloro che hanno partecipato al progetto presso ETAVIS JAG JAKOB.

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