Personale

22 gennaio 2025

«Fare un passo indietro per prendere la rincorsa»

Patrice Schlegel, a lungo responsabile dell’ufficio ETAVIS di Frauenfeld, si trovava di fronte a una svolta decisiva nella sua carriera. All’età di 57 anni, ha recentemente ceduto le redini volontariamente, non perché fosse necessario, ma perché ha visto il momento ideale per farlo.

Per 24 anni, Patrice Schlegel ha gestito con passione la filiale ETAVIS di Frauenfeld. «Questo è il mio negozietto», dice con un sorriso e si percepisce il suo profondo legame con l’azienda. Questo è uno dei motivi per cui ha deciso fin da subito di organizzare attivamente la sua successione. Paragona questa situazione allo sport: «Ci si dovrebbe fermare quando le cose vanno meglio. Voglio passare il testimone di un’attività che ha successo, non scomparire silenziosamente dalla scena.»

Per Patrice Schlegel, rimandare la questione della pianificazione della successione non è mai stata un’opzione. «Credo che, in quanto imprenditrici e imprenditori, abbiamo la responsabilità di affrontare questo argomento per tempo, finché possiamo controllarlo.» Questo pensiero lo contraddistingue, per cui non ha tardato a chiedersi quale dovrà essere il futuro della unità aziendale dopo di lui. Per lui era importante che i clienti non subissero alcuna conseguenza negativa a causa del cambiamento. Per Schlegel la decisione di cedere le redini all’età di 57 anni non è stata facile, ma è un passo necessario. «È da miopi fermarsi a 65 anni e non cercare un successore prima di allora.» Alla fine questo pensiero lo ha spinto a trovare una soluzione in una fase iniziale.

Il passaggio di consegne è ben pianificato

Il suo successore, Tugay Tetik, porta prospettive nuove e moderne. Schlegel apprezza questo sviluppo e lo considera un’opportunità per il futuro dell’unità aziendale: «La generazione più giovane affronta alcuni aspetti in modo diverso. Ho dovuto ammettere a me stesso che ci sono molte cose che loro fanno semplicemente meglio. Questo va riconosciuto.»

Schlegel ha preparato bene l’imminente cambio di leadership e lo ha organizzato in modo graduale e consapevole. «Non volevo perdere il momento, ma bisogna anche essere in grado di lasciare andare», dice. Al gennaio 2025, si prenderà un mese di pausa per dare al suo successore lo spazio per aprire l’anno finanziario in modo indipendente. Schlegel continuerà a lavorare per i clienti abituali in un ruolo ridotto come capo progetto a partire da febbraio.

Nuovi compiti e libertà

Anche se Patrice Schlegel rinuncia al suo ruolo di dirigente, non si annoierà di certo. Oltre al suo ruolo di capo progetto, dedicherà più tempo al suo grande hobby: prendersi cura dei suoi tre cavalli e del pascolo associato, di cui un ettaro è gestito per promuovere la biodiversità. Oltre al cambiamento professionale, Schlegel sta pianificando grandi cambiamenti anche nella vita privata. Insieme alla moglie intende trasferirsi nella stalla ristrutturata per essere più vicino ai suoi cavalli. Vuole anche passare più tempo a contatto con la natura o sulla pista a sciare.

Secondo Schlegel un finale ben pianificato è la chiave per un passaggio di consegne di successo. Il cambiamento richiede energia, che deve essere fornita a patto che si riesca a sostenere il processo con forza e gioia. Schlegel vede il passaggio di consegne previsto come una situazione vantaggiosa per tutte le persone coinvolte: Il moderno stile di gestione dà al personale nuova motivazione e sicurezza, mentre l’azienda beneficia di idee nuove e i clienti possono contare sulla continuità. «Non vedo l’ora che arrivi questo momento e che l’unità aziendale cresca sotto la sua nuova direzione. Sono certo che tutto è in buone mani.» Schlegel è quindi rilassato riguardo all’imminente cambiamento, fedele al suo motto: fare un passo indietro per prendere la rincorsa.

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