Precisione al buio

13 agosto 2024

ETAVIS affronta la sfida logistica nella Galleria di base del Ceneri

I team ETAVIS di Basilea e del Ticino sono stati chiamati a fornire armadi di comando per un progetto delle FFS. Nella galleria di base del Ceneri sono stati installati 15 armadi di comando ignifughi, due dei quali in una complessa operazione notturna.

La complessa operazione di fornitura e installazione di due dei 15 armadi elettrici antideflagranti per la galleria di base del Ceneri è iniziata con tempi stretti e grande attesa. La particolarità: la galleria è stata chiusa solo per una notte e doveva essere di nuovo pronta per il traffico ferroviario il mattino successivo. L’intero progetto richiedeva quindi una pianificazione meticolosa e un’esecuzione precisa.

William Wetzel, responsabile del progetto e vicedirettore dell’unità operativa ETAVIS di Basilea, ha sottolineato la meticolosità della preparazione: “Se fosse mancato qualcosa, non ci sarebbe stata alcuna possibilità di terminare con successo l’intervento. Per questo motivo, ogni minimo dettaglio era da considerare”. Il lavoro ha rappresentato una sfida particolare per il team di Basilea, in quanto si trattava di installare per la prima volta degli armadi pressurizzati, necessari per tenere lontane sporcizia e polvere nel tunnel e proteggere così l’elettronica sensibile.

L’operazione notturna è iniziata con il trasporto degli armadi a Biasca, in Ticino. Da lì, i quadri elettrici, del peso di circa 350 kg, sono stati trasportati in treno nel tunnel, dove sono stati manovrati con una gru, in un’impresa precisa e coordinata. “Ogni movimento è stato calcolato, ogni decisione presa con attenzione. È stata una sfida, ma l’iter ha funzionato molto bene”, riferisce Wetzel.

Il coordinamento e la collaborazione tra le varie parti coinvolte, in particolare delle FFS, sono stati fondamentali per il successo di questa operazione. Il team di Basilea ha potuto contare sul supporto del team ticinese e il lavoro di squadra è stato determinante. Prima di procedere con la costruzione degli armadi, il Capo Progetto in Ticino e William Wetzel si sono recati presso il centro di formazione delle FFS a Biasca, dove vi è una sala di esercitazione per prepararsi al meglio agli interventi particolari come questo, in modo da poter anticipare e risolvere tempestivamente eventuali problemi durante gli interventi sul campo. Lì hanno potuto farsi un’idea precisa delle caratteristiche speciali delle carpenterie antideflagranti che sarebbero state poi fornite in cantiere.

Grazie a un’attenta pianificazione e a una realizzazione efficiente, il progetto è stato infine completato con successo. Gli armadi di controllo sono stati installati giusto in tempo per l’alba e il tunnel è stato riaperto al traffico ferroviario.

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