Musica nel cuore e ritmo nel sangue

17 luglio 2023

Musica nel cuore e ritmo nel sangue

Oggi lavora a diversi impianti elettrici presso ETAVIS come aiuto montatore, prima elettrizzava le persone sulla pista da ballo con la sua musica: Anil Montaque volge lo sguardo alla sua carriera di successo nel business del reggae – iniziata in Svizzera.

Spiagge da sogno, atmosfera carai-bica e luogo di nascita della mu-sica reggae : ecco lo stato insulare della Giamaica. È dove Anil Montaque è cresciuto, nella città di Montego Bay. Tuttavia, a 19 anni ha lasciato per la prima il paradiso. Il suo obiettivo : la Svizzera. «Nella nostra cultura dob-biamo scoprire la vita al di fuori della nostra isola per poter ampliare i nostri orizzonti. Volevo davvero vedere di più nel mondo», racconta Anil. In Svizzera ha fatto visita ai parenti che allora vivevano qui e lo avevano invitato a casa loro per due mesi.

La differenza culturale non poteva essere maggiore. Invece del mare e del sole, in Svizzera Anil ha incontrato le montagne e le basse temperature. « La pulizia è stata la prima cosa che ho notato in modo positivo. Mi sono semplicemente sentito bene quando sono arrivato qui. » Tornato in Giamaica, voleva riprendere a viaggiare il prima possibile e ha vissuto per alcuni mesi in Inghilterra. Ovunque si trovasse, non si toglieva la Svizzera dalla mente. Anil ha risparmiato per un biglietto e vi è ritornato nel 2001, vivendo con gli amici che aveva conosciuto durante il suo primo soggiorno. Ben presto si è reso conto che stavolta voleva rimanere per sempre. Gli avevano rubato il cuore non solo la Svizzera ma anche la sua attuale moglie, Samia. Nel 2004 è seguito il matrimonio, successivamente una figlia e un figlio.

Da elettricista a musicista

Oggi, Anil vive con la sua famiglia a Wollishofen. Nel suo Paese d’origine ha completato una formazione come elettricista, mentre ora in Svizzera lavora come aiuto montatore. Tuttavia, la sua passione è sempre stata per la musi-ca. Il 41enne è infatti DJ, produttore e cantante. I generi musicali – reggae e dancehall – non sorprendono affatto, date le sue origini, come lui stesso racconta : « In Giamaica non puoi sot-trarti alla musica, è parte dell’identità. C’è sempre musica da qualche parte in Giamaica, soprattutto reggae, ovvia-mente. Questo è il motivo per cui io stesso ne sono entrato in contatto mol-to presto. » All’età di circa nove anni ha probabilmente capito per la prima volta quanto gli piacesse davvero la musica. All’epoca, con un registratore a cassetta e un microfono dava concerti per amici e vicini davanti alla casa dei genitori.

Tuttavia, la sua carriera professionale non è iniziata in Giamaica, bensì solo anni dopo in Svizzera. « Quando sono tornato a vivere definitivamente qui, ho voluto stringere nuovi contatti e ho quindi partecipato a molte feste. Sono rimasto molto sorpreso perché non era la musica che conoscevo. Mi è sem-brato di viaggiare indietro nel tempo di dieci anni », ricorda Anil. In Giamaica, allora, la scena musicale sembrava più avanzata. Per questo la moglie lo inco-raggiò a cambiare le cose. «Mi diceva che non potevo sempre lamentarmi ma non potevo farci niente. » Così ha iniziato a girare negozi di musica, a ricercare e a masterizzare la sua musica preferita come primo artista reggae in assoluto su CD anziché su vinile. Ha ricevuto le nuove canzoni potenzialmente di successo direttamente dalla Giamaica, poiché ha mantenuto i contatti con le persone importanti del posto. Con un set estremamente promettente ha infine iniziato a mettere musica nei club svizzeri quali, ad esempio, il « Kanzlei » di Zurigo.

Collaborazione con artisti famosi

Un giorno, Anil ha conosciuto il cantante Cali P che, dal 2006, ha accompa-gnato in tour come DJ per un totale di sei anni. « Quella sì che è stata un’av-ventura ! » In seguito si è però stancato di lavorare come DJ. Lo interessava piuttosto come nascevano le canzoni. « Come DJ ho suonato o mixato le canzo-ni pronte al momento giusto. Ora volevo sapere come si compone la musica – a partire dal ritmo », spiega Anil. Essendo per natura una persona curiosa che ama imparare cose nuove, ha guardato video per ore, letto molto sull’argomento e si è infine comprato una tastiera. Al termine della produzione del primo beat, Anil è stato sicuro : sarebbe un successo. Con orgoglio ha mostrato a sua moglie l’opera terminata. « Mi ha detto che il suono ogni nota era stonato ma che trovava davvero buono il ritmo. » Invece di arrendersi, il giovane musicista ha imparato a leggere le note e a suonare il pianoforte. Per poter risparmiare sui co-sti di una produzione molto dispendiosa, si è anche occupato del lavoro manuale, tra cui il mixaggio e la masterizzazione durante la post-produzione.

Nel 2008 ha fondato l’etichetta discografica Inspired Music Concepts nella veste di produttore. Già il primo grande progetto, la colonna sonora di un documentario sullo sciatore freestyle Tanner Hall, sette volte vincitore degli X-Games, ha ricevuto una premiazione. Ha inoltre prodotto canzoni per il rapper svizzero Stress o anche per l’artista reggae di Bienne Cookie The Herbalist. Spinto dal successo, Anil si è trasferito con la sua famiglia in Giamaica per con-tinuare lì la sua carriera. A Kingston, la capitale della Giamaica, ha fondato un secondo studio discografico e promos-so talenti particolarmente giovani nel ruolo di produttore e manager. Apparen-temente all’apice della sua carriera di musicista, Anil e sua moglie hanno deciso di fare ritorna in Svizzera dopo quattro anni. « Ho avuto l’opportunità di concentrarmi completamente sulla musica per alcuni anni. Poi è arrivato il momento di dare la priorità alla mia famiglia », confida.

Più di due milioni di ascoltatori su Spotify

al 2014, Anil scrive canzoni e si esibi-sce come cantante con il nome d’arte di Phantom IMC . L’album di debutto – intitolato « The Beginning » – è stato un successo, alcune delle sue canzoni sono state ascoltate più di due milioni di vol-te su Spotify. Ciononostante, si mostra modesto : « Non lo faccio per diventare famoso ma perché voglio condividere la mia musica con il mondo», sottolinea. La sua fonte di ispirazione è la vita stessa, ragion per cui tutte le canzoni trattano argomenti provenienti dalla realtà. «In Giamaica ho imparato che bisogna lavo-rare sodo per avere successo e inse-guire i propri sogni, se si vuole davvero qualcosa. » Il suo motto è «Never Give Up», non a caso anche il titolo della sua prima canzone.

Per poter continuare a finanziare il suo grande hobby e sostenere la sua fa-miglia, Anil ha cercato un posto di lavoro. Essendo un elettricista qualificato, era scontato che svolgesse questa profes-sione anche in Svizzera. All’inizio ha lavorato per un’altra azienda ma poi, in un cantiere, ha conosciuto il suo attuale capo. Con lui si è capito al volo. Quando durante la pandemia non era sicuro di poter mantenere il lavoro, Anil ha colto l’occasione e si è candidato presso ETAVIS, dove oggi è molto felice. «Mi piace il lavoro e il team è semplicemente fantastico.» Inoltre, trascorreva due o tre sere a settimana nel suo studio a Zurigo. Al momento, tuttavia, sta cercando un nuovo locale, dato che il contratto di locazione è scaduto l’anno scorso.

Da musicista di lungo corso a sedentario padre di famiglia : oggi Anil rimpiange molto raramente la sua carriera di artista professionista. «Il mio tempo verrà quando i bambini saranno cresciuti. Allora farò sicuramente di nuovo più musica. Alla fine ho ancora in serbo alcune buone canzoni», afferma rallegrandosi. In cantiere è già noto perché canta sempre. Tuttavia, non sono in molti a sapere della sua carriera musicale. Eppure vi sono momenti in cui gli viene ricordato il suo periodo di successo. Quando qualcuno scopre il suo talento e, improvvisamente, le sue canzoni risuonano dalla radio del cantiere.

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