Messa in servizio di una fattoria solare di oltre 5'900 m2
Messa in servizio di una fattoria solare di oltre 5’900 m2
Un team di ETAVIS Romandie ha effettuato la posa e la messa in servizio di una fattoria solare di generose dimensioni, comprendente ben 3200 moduli singoli. La messa in servizio ha richiesto l’elaborazione di soluzioni tecniche d’eccezione.
a produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili risveglia ormai sempre più l’interesse sia di privati sia di imprese. HITACHI Energy, uno dei leader mondiali nello sviluppo di nuove tecnologie, presta un contributo essenziale alla creazione di un futuro energetico sostenibile per tutti. L’azienda si è infatti prefissata il conseguimento, entro il 2030, di diversi obiettivi all’insegna della sostenibilità ai fini di un massiccio abbattimento del proprio consumo di CO2. Sempre entro il 2030, la ditta si propone tra l’altro di quadruplicare il volume di energia prodotto da fonti rinnovabili. In occasione di lavori di risanamento dei tetti degli edifici di Satigny
( Ginevra ) è stato posato un nuovo impianto fotovoltaico installato dal team ETAVIS di Ginevra ( Carouge ). Il progetto era di entità tutt’altro che trascurabile: « L’intero complesso dispone ora di un parco solare di 5900 m2, composto da ben 3200 singoli moduli, per una potenza complessiva di 1,2 MWp », racconta Stephane Pernollet, Vice direttore generale. Il team di Ginevra è stato supportato in questo incarico dai collaboratori di Martigny. Nell’arco di sei mesi, il progetto ha impegnato in maniera continuativa fino a cinque persone. « In loco c’erano sempre un direttore dei lavori, tre installatori, un apprendista e un progettista », spiega Stephane Pernollet.
Le operazioni comprendono il cablaggio dei componenti AC, l’implementazione di tre gruppi di distribuzione principali a bassa tensione e la fornitura di un totale di dieci cassette di sezionamento. Secondo quanto pianificato, i lavori dovrebbero concludersi a dicembre 2022. Il rispetto di tale scadenza costituisce per il team una sfida. « Del resto, lo era per noi anche l’elaborazione di soluzioni tecniche adeguate », racconta Stephane Pernollet, che aggiunge : « Poiché l’impianto fotovoltaico doveva essere montato su un impianto elettrico già esistente e a esso collegato in maniera corretta. » Il sistema presente aveva però già qualche anno sulle spalle. Collegare l’impianto alla rete di distribuzione insieme al sistema fotovoltaico è stato quindi tutt’altro che semplice.
Ambiente, Progetti